Meccanismi sociali

“In God we trust; all others must bring data.” -W. Edwards Deming

Quelli del PIL e quelli del Human Development Index

L’ottobre scorso Brad De Long ha pubblicato un esercizio controfattuale spannometrico, che mostrava come paesi simili, separati dalla cortina di ferro, avessero raggiunto livelli di PIL pro capite estremamente diversi, a seconda che si trovassero da una parte o dall’altra (ovviamente a favore della parte occidentale). Siccome in molti ritengono il PIL un indicatore parziale, che non sarebbe in grado, ad esempio, di apprezzare vantaggi di diverso tipo apportati dai regimi di socialismo reale, ho provato lo stesso esercizio (senza troppe pretese, per carità) utlilizzando lo Human Development Index (HDI). L’HDI, ricordo, è la media geometrica di tre indicatori: aspettativa di vita alla nascita; scolarità; reddito (pesano per un terzo l’uno, per i dettagli qui).  Non essendo i dati disponibili esaustivi ho effettuato un paio di sostituzioni (Hong Kong al posto di Taiwan, l’Ucraina al posto della Georgia e la Serbia al posto della Jugoslavia), mentre per due coppie di paesi l’HDI era disponibile solo per l’anno 2000 (e non per il 1990). Il PIL pro capite è espresso in dollari americani correnti, essendo l’esercizio cross-sectional (i dati sono presi dal sito del IMF). Tutti i dati si riferiscono al 1990, salvo dove diversamente specificato. A una prima occhiata non solo anche l’HDI mostra delle differenze simili a quelle nel PIL pro capite (per quanto più contenute, a parte la coppia Ucraina-Turchia dove il rapporto si ribalta), ma risulta fortemente correlato a esso – perlomeno tra i paesi considerati da De Long (con un coefficiente di correlazione lineare pari a 0,717). La relazione tra PIL e HDI appare logaritmica: questo suggerisce come, intuitivamente, al di là di un certo livello di ricchezza miglioramenti negli standard di vita risultino più difficili per ogni unità di ricchezza aggiuntiva, mentre se il livello di reddito pro capite di partenza è molto basso sono probabili miglioramenti sostanziali al crescere del reddito. Non stupisce quindi che le differenze nei valori del HDI risultino più contenute rispetto a quelle del reddito. E, in pratica, si conferma come il PIL sia il peggior indicatore possibile dopo tutti gli altri. Di sotto riporto i risultati dell’esercizio.

Table 1

Figure 1

Figure 2

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